Nessuna nomina per la Casa di riposo di Villafranca, si guarda al commissario

Published on 22 February 2022 • Comune , Sociale

Il Consiglio Comunale non ha ritenuto idonee quattro delle cinque candidature pervenute   

Nessuna nomina per le cinque candidate al Consiglio di Amministrazione della Fondazione Casa di riposo "Venanzio Santanera": lo ha deciso ieri sera, all'unanimità, il Consiglio Comunale di Villafranca convenendo che per quattro di loro non esistono le condizioni di competenza ed esperienza necessarie per affrontare e risolvere la difficile situazione economica in cui si dibatte la struttura privata (185 mila euro di disavanzo).

I posti da ricoprire, dopo le dimissioni di Silvana Bertolotti, Eugenio Demaria e Elena Maggio, erano tre e altrettante le nomine su cui ieri sera era necessario procedere per tornare a rendere pienamente operativo il Consiglio rimasto con due membri (Alfredo Castaldo e Guido Malabaila).

Il sindaco Anna Macchia trasmetterà una comunicazione alla Regione e poi predisporrà gli atti per diffondere l'avviso pubblico per la ricerca di un commissario amministrativo, nelle cui mani passeranno le funzioni del Cda: "Commissario amministrativo non vuol dire liquidatore, gli ospiti della casa di riposo e le loro famiglie stiano tranquilli, nessuno sarà mandato via" ha tenuto a sottolineare il primo cittadino, presenti tra il pubblico alcuni parenti degli anziani.

In Consiglio sono stati resi noti i nomi delle candidate: Elisa Cocchi (residente ad Asti), Elisabetta Lombardi (Asti), Emanuela Valpreda (Crescentino), Milva Brandone (Villafranca), Maria Rosa Costanza (Villafranca).

"Persone di buona volontà, cui va il nostro ringraziamento, ma che, a parte una di loro, non possiedono l'esperienza e le competenze per far fronte alla delicata situazione della Fondazione" ha ricordato il sindaco che lunedì, alla presenza della Giunta e del consigliere di minoranza Natale Ferrari, aveva incontrato le candidate. Valutazione su cui, nel corso della seduta, hanno convenuto la vicesindaco Anna Rabino, componente della commissione che ha esaminato i curricula, l'assessore Delfina Noto (Sociale), il consigliere di minoranza Ferrari. Tutti d'accordo nel "lodare la buona volontà nel volersi impegnare per la casa di riposo, ma un conto è voler fare animazione agli anziani, attività accolta con piacere, e un altro è risolvere i problemi economico-finanziari dell'istituto: non ci sono le condizioni per formare un nuovo Cda".

Il sindaco Macchia ha dato lettura dell'articolo 4 del regolamento comunale sulle nomine in cui si specifica che il primo cittadino deve scegliere "tra persone che abbiano una specifica competenza per studi compiuti, per funzioni svolte presso aziende e enti pubblici privati, per incarichi pubblici ricoperti o per esperienza e competenza acquisiti nei fatti".      

Il pronunciamento unanime del Consiglio ha aperto la strada al commissariamento della "Santanera" e chiuso la seconda seduta interamente dedicata alla situazione della struttura da quando, nel dicembre scorso, è pubblicamente emerso il problema dei conti in rosso.